venerdì 28 settembre 2007

04 La direttrice

Quando all'inizio della scuola ho chiesto a Giorgio come funzionava l'istituto dove insegnavamo la sua risposta fu semplice e concreta.
“Il preside non conta nulla,c'è solo per rappresentanza,chi comanda è la sua vice quella che chiamiamo la direttrice”
“Ah e che tipo è ?” - la cosa mi intriga.
”Una vera stronza esibizionista. Si diverte a far arrapare tutti per poi lasciarli con la bocca asciutta. L'unico che ha allungato una mano è stato licenziato il giorno dopo.”
”Ma perlomeno è bella ?” - gli ho domandato sempre più curioso
“Certo ha 40anni ma se li porta benissimo solo che è più facile arrivare ad una topmodel che a lei.”
A novembre ebbi un piccolo infortunio a scuola,in realtà dovuto al fatto che stavo fissando dall'alto due splendide tette,solo che non feci richiesta d'infortunio,ma mi presi solo qualche giorno di mutua giusto per far sgonfiare la caviglia.
Al mio rientro mi chiama la direttrice che mi ringrazia per aver evitato di mettermi sotto infortunio,che era sempre una scocciatura per la scuola,e che è molto soddisfatta del mio lavoro fino a quel punto. All'improvviso mi chiede con tono formale.
“Cosa fa domani sera ?”
“Nulla in particolare ho l'agenda vuota” - in realtà non ho proprio un'agenda.
“Allora la invito a cena mi passi a prendere alle otto,si faccia dare l'indirizzo dalla mia segretaria.”
Io rimango spiazzato,accetto balbettando un grazie che sembrava uscito da un film di Fantozzi e comincio a pensare che cosa vuole realmente da me. Non avevo il coraggio di chiedere consiglio a Giorgio che era il mio unico amico nel corpo docenti e così rimango un po' in angoscia fino all'indomani sera.
Puntualissimo le suono al campanello.
-”Buonasera sono..”
“Lo so chi è salga pure terzo piano interno 7.”
Ma come non dovevamo andare fuori ?
Che caspita di uscita era.
Comunque salgo e le porgo un mazzo di fiori comprato sotto casa.
”Molto gentile da parte sua non doveva,ho pensato che era meglio farsi portare qualcosa in casa che uscire visto che promette pioggia” - è come al solito fredda come un iceberg.
“Ha fatto bene.” –le rispondo anche se mi chiedo dove vedeva le nuvole quella sera visto che c'è un bellissimo cielo stellato.
“Allora prima alcuni punti da chiarire,qui non siamo a scuola si ci dà del tu e si usano i nomi,il mio come saprai è Alina. Inoltre è vietato parlare di studenti,insegnanti e programmi.”
Bene già pensavo all'incubo di una serata troppo formale parlando dei problemi del latino o della matematica.
Sorridendo mi accompagna alla tavola dove iniziamo a mangiare delle cose per me di gusto nuovo,ma piacevole. Solo che in quella casa fa caldo,molto caldo,quasi innaturale e con la mia giacca da mezza stagione mi sembra stare in un bagno turco col loden.
A fine cena mi fa accomodare in salotto per il caffè.
Ormai non posso più nascondere il fatto che stavo quasi sudando.
“Non trovi che faccia caldo in questa casa” – le chiedo il più gentilmente possibile.
“Hai ragione ma il tecnico che deve aggiustare l'impianto non viene mai,comunque se hai caldo togliti la giacca,anzi sai che ti dico che sento caldo anch'io e vado a mettermi qualcosa di più leggero.”
Lei usce dalla stanza mentre mi tolgo la giacca con grande sollievo e inizio a girare per la sala in attesa che torni.
Quando ritorna il suo ingresso con la nuova mise resto di stucco.
Si è messa una guipere con slip di pizzo e calze con la riga con sopra una vestaglietta trasparente il tutto nero. Aveva ragione Giorgio quando diceva che i suoi anni se li porta benissimo,è più arrapante di una mia allieva in minigonna.
Da imbranato o da estasiato non so neppure io,casco sulla poltrona non sapendo che fare.
Lei si avvicina a me portandosi a pochi centimetri e mi dice sarcastica:
“Vedi una bella donna e ti siedi,non è che sei gay ?”
Allungo la testa verso i suoi slip e comincio a baciarli,leccarli,toccarli.
Poi mi alzo e le passo una mano dietro la testa per spingere la sua bocca contro la mia.
E' un bacio lungo e sensuale mentre con l'altra mano le accarezzo la schiena.
“Andiamo in camera da letto saremo più comodi.”
La seguo senza staccare un attimo gli occhi dal suo posteriore,così sodo e messo in risalto da quegli slip sgambati.
Arrivati in camera comincio a slacciarle il bustino e a sganciarle le calze,poi la sdraio dolcemente sul letto.
Ha due tette bellissime che non dicano altro che prendimi in bocca.
Mi metto al suo fianco e riprendo a baciarla sulle labbra,poi inizio lentamente a scendere sul collo e sulle spalle. Quando arrivo ai suoi seni prendo a leccarle i capezzoli con la punta della lingua mentre le mani le accarezzano le mammelle.
Lei gode e geme,si vede che è tanto tempo che non si fa una bella scopata ed io sono intenzionato a saldare gli arretrati.
Continuo a far scendere la lingua fino all'ombelico,che si prende anche lui la sua parte di baci e leccate per poi arrivare agli slip,che le sfilo tirandoli per la bocca.
Ora è li con solo le calze e le gambe semichiuse,non parla,non ce n'è neanche bisogno.
Le apro le cosce e inizia a baciarle la fica ormai bagnata,le lecco l'interno delle cosce e le grandi labbra,gioco con la lingua col suo clitoride duro che sembra un piccolo pene in erezione.
Lei mi mette le mani tra i capelli,quasi volesse sentire ancora di più il mio corpo continuando a mugolare a bassa voce,quasi si vergogni di godere.
Prendo allora un dito e lo faccio scivolare piani piano in quella fessura,ormai allagata dai suoi umori e dalla mia saliva. Alina inarca la schiena presa dall'orgasmo e si piega ancora di più quando al primo dito si unisce un secondo.
Ormai ha un orgasmo dopo l'altro e qualunque cosa faccia non può che aumentare il suo godimento.
“Ora spogliati non resisto più ai tuoi giochetti.” - è tornata autoritaria,ma non mi dispiace per niente.
“Con vero piacere.” - sorrido con tutti i denti mentre la guardo vogliosa.
Mi spoglio il più rapidamente possibile rimanendo solo coi boxer.
“Questi però li togli tu.”
Lei si avvicina con uno strano fare,come se non abbia capito,e appena mi liberò il pene che era già in erezione esclama:
“Ma ce l'hai grande !”
Io ci rimango male per lei,era mai possibile che a 40anni non avesse mai visto un uccello di più di 20centimetri ?
Dopo un attimo d'imbarazzo lo prende con una mano e comincia ad accarezzarlo,ma senza passione come se mi erano dovute due coccole,poi si risdraia sul letto e mi dice:
“Mettimelo dentro,ma fai piano ti prego e non venirmi dentro”
Sembra che abbia organizzato tutto nei minimi particolari,quasi fosse un copione già vissuto.
A questo punto l'assecondo mi sdraio sopra di lei e comincio a penetrarla lentamente,anche se lei non fa alcun rumore particolare,ma sembra che subisse quella scopata.
Quella è forse una delle peggiori chiavate della mia vita,mi sembra quasi di essere con una puttana che apre le cosce a pagamento e non vede l'ora che finisci per liberarsi di te.
Nonostante la sua non partecipazione alla fine arrivo all'orgasmo venendole sulla pancia.
Appena ripresi prende due salviette e me ne dà una per pulirmi mentre usa l'altra su se stessa.
“Bene abbiamo finito” – parla come se si fosse concluso un consigli d'istituto – “ora puoi anche andartene”
“Come tutto qui ?” - le rispondo sorpreso.
“Non vorrai mica continuare con quel coso grossa mi hai infiammata tutta e poi cosa vorresti ancora fare ?”
“Ma tu fai sempre così ?”
“Si perché che c'è di male” - non le avessi chiesto chissà che cosa.
“E provi piacere ?” - ormai la incalzo voglio scoprire il perché di quel modo di fare.
“Più che altro mi tolgo la voglia”
“E di fare del sano sesso non hai pensato ?”
“Io non faccio cose da prostituta come rapporti orali o ancora peggio anali,sono pur sempre una signora di una certa classe,già stasera sono uscita un po' fuori dai canoni con la lingerie,ma non chiedermi di più.” - lo dice come se stesse recitando una parte,ma non mi sembra del tutto convinta.
“E non vuoi proprio provare ? “– le chiedo riavvicinandomi a lei e baciandola dolcemente.
“Vuoi che faccia un'eccezione per te ?” - si sta togliendo la maschera della signora per bene.
“Basta che questa volta ti lasci andare o perlomeno provaci.”
Ora siamo uno di fronte all'altro,io metto il mio pene in mezzo alle sue cosce per fargli sentire come cresce man mano che mi eccito e mentre continuo a baciarla le accarezzo la schiena fino al culo. Visto che lei rimane passiva la faccio scivolare sulla pancia e comincio a leccarle la schiena scendendo lentamente fino ad arrivare al suo sedere.
“Cosa vuoi fare ti ho detto che non mi piacciono quelle cose.” - lo dice,ma non mi convince
“Non penserai che farsi baciare il culo sia da puttana ?”
“No però...”
“E allora rilassati.”
Prendo a baciarle le natiche per poi passare al loro interno e fermarmi al suo buchetto vergine.
Inizio a baciarlo,leccarlo,farci entrare la mia lingua e finalmente Alina ha un fremito vero.
Le metto due cuscini sotto la pancia per stare più comodo e riprendo il mio lavoro.
I suoi gemiti ora salgono di volume e intensità fino ad esplodere quando le metto dentro una piccola parte del mio dito.
“Non farlo ti prego non voglio.” - è l'ultima frase di circostanza,ma ormai ha mollato.
“Ma stai godendo,hai la fica fradicia.”
“Non voglio.....ah siii.”
Non me ne frega di quello che dice,la sento godere e non avrai certo smesso a quel punto.
Continuo a farle scivolare il dito dentro il culo e con l'altra mano le accarezzo la fica mai così bagnata. Alla fine il dito entra del tutto.
“Vedi che ti piace.”
“Si è bellissimo.”
“E deve ancora venire il meglio,stai tranquilla e lasciami fare.”
Mi alzo sulle ginocchia e la chiavo in quella vagina ormai lubrificata. Il cazzo scivola senza problemi fino in fondo con pochi colpi. Alina ora gode facendomi sentire tutto il suo piacere.
Quando ha il suo primo orgasmo tiro fuori il cazzo e le sputo sul buco del culo poi punto la cappella verso quello che ormai era l'oggetto del mio desiderio.
“No lì no mi farà solo male.”
“All'inizio ti brucerà,ma poi godrai come non mai.”
La cappella entra senza problemi bagnata com'era ma far entrare il resto è una cosa lunga anche se piacevole. Ogni volta che spingo entro lei mi prega di smettere anche se non si sposta di un millimetro da quella posizione,io continuo a insalivare sia il buco che il cazzo e alla fine la sodomizzo con tutta la verga.
“Sento il fuoco dentro.”
“Ma ti piace confessalo.” - la sento godere e voglio che lo dica.
“Si mi piace,ma fai piano brucia troppo.”
Ormai il piacere ha vinto sul dolore,ma soprattutto sui pregiudizi da benpensante.
Prendo a stantuffarla piano,anche se ogni volta che entro dentro lei geme sempre più forte.
Non è un rapporto lungo,ma intenso. Il fatto che era stretto in quella maniera accelera il mio orgasmo e non riesco a trattenermi dallo sborrarle nel culo.
“Prendilo tutto cara direttrice.”
“Si continua sto arrivando.”
“Anch'io ora ti riempio di sborra.”
“Siiii.”
“Godooo.”
Mi accascio su di lei esausto per quel rapporto poi visto che le peso scivolo al suo fianco.
“Sei un maiale,mi hai sfondato il culo.” - fa la parte dell'ex verginella,ma non gli si addice più.
“Si ma tu hai goduto forse per la prima volta.”
“E' vero mi è piaciuto,ma non mi sento una puttana per questo.”
“Quello che hai fatto non è da troia è normale per una donna. Sei tu che sei piena di preconcetti stupidi e non ti lasci andare a quella che è la tua vera natura.”
-E adesso che cosa vuoi fare ?” - non è una domanda,ma un invito ad andare avanti.
-Continuare è ovvio.”
Torno sul suo culo e raccolgo con la lingua quel misto di sperma e umori che si è formato per portaglielo alla bocca. Lei apre le labbra e lo gusta appieno ormai libera da falsi pudori.
Continuo con quel lavoro finché non ha l'ano asciutto poi le porgo il cazzo per farglielo pulire.
“Tira fuori la lingua e leccalo.”
“Ma io non l'ho mai fatto.”
“C'è sempre una prima volta.”
Timidamente tira fuori la lingua e comincia a leccarmi l'asta ripulendola di ogni traccia. Poi presa dalla foga prende in bocca la cappella e inizia il suo primo pompino. Anche se è inesperta si dà da fare,non lo prende tutto in bocca ma riesce a sopperire con le mani e in breve tempo il cazzo torna in piena erezione.
“Ora mia cara mettiti sopra e scopati un po' da sola.”
“Vuoi davvero che lo faccia ?”
“Certo non hai voglia di condurre tu il gioco ?”
Goffamente mi sale sopra,si punta il cazzo sotto la fica e comincia a farselo entrare dentro.
Solo che dove avere la passera in fiamme,perché lo fa molto lentamente nonostante il mio bastone sia discretamente bagnato. Comunque alla fine riesce ad entrare tutto e comincia a cavalcarmi con fare sempre più audace.
“Si mi piace,mi brucia,ma mi piace.” - ha ricominciato a sentire il piacere e parla tra un sospiro e l'altro.
“Vedi che sei capace a fare qualsiasi cosa.”
“Non avevo mai incontrato uno come te che mi facesse sentire donna.”
“Ora girati voglio vederti il culo.” - le ordini per vedere se è completamente padrona di se.
Senza dire nulla si gira su se stessa dandomi le spalle e continua a chiavarmi.
Mi bagno un dito e glielo metto dentro il culo ormai aperto.
“Sei porco,vuoi anche questo ?”
“Certo,tanto ti piace,ormai non lo puoi negare.”
“Allora sfondami tutta,fammi sentire troia fino in fondo.”
La alzai tanto da farlo uscire fuori e lo punto sull'ano.
Lei capisce quello che voglio e senza fiatare comincia a prenderlo dietro.
Lubrificato com'è non ci mette molto a farlo sparire dentro le sue belle chiappe,una volta preso tutto comincia a masturbarsi e a fottersi il culo.
“Sei diventata proprio una porca,fai tutto da sola.”
“Godo come non mai,non venire ti prego,fammelo sentire tutto.”
“Scopati allora e fammi godere.”
Andiamo avanti per un bel pezzo poi le vengo di nuovo dentro.
Lei allora mi mette il culo in faccia e comincia a leccarmi il cazzo sporco di sperma.
Quando finiamo di pulirci a vicenda si alza,è stravolta ma felice.
“Ora però basta sul serio” - è seria,ma soprattutto sfinita - “ non ce la faccio più,sono tutta un bruciore.”
“Certo per stasera basta sono stanco anch'io” – le rispondo mentendo spudoratamente.
Torniamo in salotto per bere qualcosa poi mi rivesto pronto per andarmene.
“Non è che domani ti vanti con tutta la scuola ?” - mi chiede preoccupata,ora si rende conto che potrei sputtanarla.
“Stai tranquilla stasera abbiamo solo cenato e parlato di scuola.” - le rispondo con il classico sorriso da bravo ragazzo.
Mi da un lungo bacio e me ne esco felice,sapendo che certamente ci sarebbero stati altri inviti a cena in quella casa.

A presto una nuova storia
“La professoressa Santarelli”

martedì 25 settembre 2007

03 Festa di compleanno

Vittoria aveva saputo che da lì a poco avrei fatto il compleanno e si mise in testa di organizzarmi una festa. Sono sempre stato contrario alle feste di compleanno perché le trovo squallide,ma a lei non potevo dire di no e così accettai rassegnato non sapendo quello che in realtà aveva in testa.
Alle 8 fatti trovare a casa pronto che passo a prenderti – fu il messaggio che mi mandò e io da bravo scolaretto mi preparai in orario.
Puntuale come una banca alle 8 suona il campanello di casa e Vittoria fa il suo ingresso in casa, vestita in maniera molto formale cosa che mi sembrò abbastanza strana. Indossava un tailleur blu con camicetta bianca,calce scure e mocassini neri.
“Fra poco arriva la sorpresa intanto prendi questa.” – mi dice dandomi una pastiglia.
“Ma è Viagra! Lo sai che non ne uso e non penso di averne bisogno.”
“Questa sera ti conviene prenderlo” – mi risponde con fare garbato – “sennò poi mi tocca chiamare il 118 e la cosa non mi attira per niente.”
Vado sconsolato in cucina a prendere un po' d'acqua per far scendere la pillola e torno da lei.
“Allora che si fa di bello ?” - sono curioso all'inverosimile e non riesco a nasconderlo.
“Stai tranquillo tra poco dovrebbe arrivare il mio regalo.”
Iniziamo a parlare del più e del meno finché non suona di nuovo il campanello.
Vittoria mi dice di andare in bagno e di non uscire se non quando me l'avesse detto lei e io ovviamente eseguo il ordine.
Dal bagno non si sente nulla e neanche dalla toppa della serratura è possibile capire che cosa sta accadendo. Poi finalmente la porta si apre e Vittoria mi mette una benda sugli occhi e mi porta in camera da letto. Qui mi fa sedere su una sedia presa dalla cucina e mi ammanetta dietro allo schienale.
Alla fine toglie la benda e finalmente vedo la sorpresa.
Oltre a lei ci sono due bellissime donne una mulatta e l'altra bianca come il latte di altezza superiore alla sua,che pure bassa non è. Sono entrambe vestite in maniera molto succinta con miniabiti scuri,ma quello che più risalta è che hanno entrambe delle tette gigantesche da quarta sicura se non da quinta.
Vittoria sta nel mezzo e con voce sensuale mi chiede se mi piaceva il suo regalo.
“Certo che sì cosa posso chiedere di più dalla vita”
“Sono contenta loro sono le mie due amiche Lara e Patty e adesso faremo qualcosina fra di noi tanto per farti eccitare di più.”
Come se ce ne fosse stato bisogno !
Comunque iniziano a baciarsi sulla bocca slinguandosi a vicenda e cominciando a spogliarsi.
Ben presto rimasero col solo intimo,Vittoria ne indossa uno di pizzo rosso mentre le altre due lo hanno in tessuto colorato.
Lara che è la mulatta,sfila gli slip a Vittoria e la fa sedere sul bordo del letto inginocchiandosi davanti e comincia a leccarle la fica mostrandomi il suo culo,coperto solo da un microscopico perizoma in tutto il suo splendore.
Patty le passa dietro e dopo averle tolto il reggiseno prende a palparle le tette e a baciarla sia in bocca che sul collo.
Vittoria si lascia andare a quelle lingue esperte cominciando a godere mentre Patty mi lanciava occhiate sempre più languide. Quando Lara giudica bella fradicia la fica della mia amica inizia a penetrarla prima con una poi con due e infine con tre dita facendola arrivare presto all'orgasmo.
“Ti è piaciuto lo spettacolino ?” – mi chiede Vittoria appena si è ripresa
“Si molto” – rispondo – “solo che vorrei partecipare anch'io se non vi dispiace.” – aggiungo con tono ironico
“Aspetta c'è un'altra sorpresa e vediamo se questa volta rimani di stucco.”
Rimanendo seduta si mette in mezzo alle due donne che ora sono in piedi con i soli perizomi.
Vittoria prende quei due indumenti con le dita iniziando a giocare coi bordi superiori,poi all'improvviso li abbassa insieme ed escono fuori due bei cazzi ancora flosci ma che promettono di diventare belli grossi non appena stimolati.
“Minchia ma sono due trans !” – esclamo stupito.
“Perché ti dispiace ?” – mi chiede Lara,che non aveva ancora aperto bocca,come se sia dispiaciuta dal fatto.
“No siete bellissime” - inizio a balbettare come ogni volta che non so cosa dire -”solo che non sono mai stato con una trans e trovarsene due all'improvviso è certo una bella botta.”
In realtà nei miei desideri c'è sempre stata la voglia di provare quel tipo d'esperienza,quel mix tra sessi non definiti ha un notevole fascino,solo che non ho mai avuto l'occasione giusta,scartando a priori quelle che battono.
A questo punto Vittoria si alza e venne dietro di me dicendomi di stare tranquillo e che non mi avrebbe costretto a fare qualcosa a cui non avessi consentito,ma so già che sarebbe successo di tutto.
Mi tolgono le manette e mi spogliano in un attimo facendomi stendere al centro del letto.
Lara e Patty si mettono di fianco e cominciano a slinguarmi il cazzo già duro da tempo mentre Vittoria si è messo in basso per potersi occupare dei miei coglioni. Con tre lingue sui miei genitali godo come un pazzo,fino a che non vengo con grandi schizzi di sperma che si dividono avidamente.
Visto che il cazzo mi è rimasto in tiro Vittoria mi chiese quale delle sue amiche voglio scoparmi per prima e visto che non so scegliere Lara si mette a carponi dicendomi di cominciare con lei.
Inizio a baciarle il buchetto per bagnarlo un po',ma lei mi invita a non perdere tempo in preliminari e di incularla subito. Come introduco la cappella gonfia Lara inizia a gemere,aumentando il volume ogni volta che faccio entrare di più il mio cazzo. Contrariamente a quanto mi aspetto non ha il buco sfondato e penetrarla del tutto è cosa lunga e denso di piacere. Alla fine sento le nostre palle sbattere le une contro le altre e inizio a pompare lentamente in quell'ano ormai aperto.
Patty si mette allora al suo fianco,nella stessa posizione,e Vittoria comincia a leccarle l'apertura posteriore poi me lo tira fuori e lo mette in bocca,per bagnarlo ancora di più e per sentire il gusto del culo di Lara.
“Ora sfonda quest'altro culo” – mi chiede Patty – “anch'io ho voglia di godere del tuo uccello.”
“Certamente ora ti servo subito.”
Patty l'ha più aperto e le entro completamente più in fretta ,poi la prendo per i fianchi e inizio a muoverla avanti e indietro sempre più rapidamente.
“Si lo sento tutto è bello grosso come piace a me.”
“Hai il culo rotto,ma lo sai usare splendidamente.”
“Dai spingi più forte sto arrivando.”
Vittoria,che non sa stare ferma mette due dita nel culo di Lara e inizia a masturbarla ferocemente.
“Questa te la tengo calda io tanto Patty sta per venire.”
Infatti Patty raggiunse l'orgasmo sborrando copiosamente sulle lenzuola e attaccandosi alle mie chiappe per sentirlo tutto dentro.
“Dai Patty non essere egoista,anche Lara ha voglia del mio cazzo.” - Ho ancora voglia di scopare anche se capisco che le piace sentirlo dentro.
“Hai ragione” – mi risponde – “solo che fra noi non finisce certo qui.”
Più che una promessa sembra una minaccia,ma prendere la sua mazza non mi fa paura,anzi mi eccita ancora di più.
Mi rimetto dietro a Lara e la sodomizzo di nuovo solo che questa volta è tutto più facile e veloce.
Prendo a cavalcarla sempre più velocemente,siamo tutti e due vicini all'orgasmo anche se vogliamo ritardarlo il più possibile. Alla fine mi stacco da quel paradiso e come ne sono fuori Patty prende a sbocchinarmi mentre Vittoria riservava lo stesso trattamento a Lara.
Vengo nella bocca di quella bellissima trans che non aspetta altro che bere da sola il mio sperma.
Mentre le venivo in bocca lei non smette di far scorrere la lingua sul mio cazzo come se quello che ho provato prima non fosse bastato a farmi godere.
Vittoria fa lo stesso con Lara che,come al solito,continua a far scorrere le sue labbra sul membro anche dopo che questo l'ha riempita di liquido.
Se io e le due trans siamo abbastanza appagati lo stesso non si può dire della mia amica che finora è rimasta all'asciutto in fatto di cazzi.
Non appena ci rende idonei per un nuovo rapporto ci fa mettere in circolo all'impedi e si accuccia fra di noi.
“Vediamo quanto tempo ci mettete a farvelo diventare duro.” – è la sua sfida.
Mentre lei lavora di mani e di bocca,io,Patty e Lara incominciamo a darci baci appassionati che fanno crescere in me la voglia di farmi possedere da loro due,ma Vittoria ha più fame di cazzo di me.
Non appena i tre taralli si alzano dalla loro posizione di riposo Vittoria mi fa sdraiare sul letto e mi salta letteralmente addosso facendo scivolare il mio cazzo nella sua fica fradicia di voglie.
Lara e Patty rimasero spiazzate ma immediatamente sono state invitate dalla ninfomane che mi sta sopra a salire sul letto per permettergli di continuare coi suoi pompini.
Allora le due si mettono davanti alla sua bocca e lei continua il suo lavoro di labbra e mani ora sull'una ora sull'altra.
Io da sotto sono estasiato da quella visione di quegli splendidi genitali.
Tutte e due hanno magnifici cazzi di almeno venti centimetri se non di più e ormai penso solo a quelli.
“Lara ora mettimelo nel culo voglio sentirmi troia fino in fondo.” - Vittoria vuole godere più che può e con quell'abbondanza di mazze non gli sarà difficile.
“Ti accontento subito amica mia preparati a sentirti sfondare il culo.” - Lara ridacchia ma anche lei ha voglia di usare il pennello.
Vittoria si ferma sopra di me col cazzo ben dentro mentre Lara gli si posiziona dietro, poi la penetra con tre colpi secchi e decisi facendola urlare di piacere.
“Tieni troia è questo quello che vuoi avere i due buchi pieni insieme.” – gli ghigna Lara.
“Aspetta ne ha ancora uno aperto.” – gli fa eco Patty spingendole il suo cazzo in bocca.
Vittoria è in estasi,non può gridare il suo piacere perché ha un cazzone in bocca che non glielo permetteva,ma non poteva chiedere di più.
Andiamo avanti per un po' finché le due non si danno il cambio continuando quello sta prima faceva l'altra.
Il tempo a me sembra non finire mai,poi Vittoria stremata per la cavalcata raggiunge l'ennesimo orgasmo e si accascia su di me.
A noi tre non sembra il caso di continuare con quell'andazzo anche perché ormai lei è arrivata al capolinea col piacere,continuare vuol dire solo usarla per il nostro godimento senza la sua partecipazione emotiva,il problema è che abbiamo i membri ancora in tiro e vogliamo anche noi il nostro orgasmo.
Come al solito è Vittoria a prendere l'iniziativa.
“Vieni Marco facciamo un sessantanove con te sopra.”
So dove vuole arrivare,ma lo desidero anch'io e non ho un attimo d'esitazione.
Mi metto sopra di lei cominciando a leccarle la fica piena di umori,ma anche surriscaldata dalla lunga penetrazione.
Ad un certo punto Lara mi prende per i capelli portandomi la faccia davanti al suo cazzo ancora duro.
“E a me non la vuoi dare una leccatina ?”
Non è una richiesta alla quale si può dire di no.
“Certo Lara” – le rispondo compiacente e inizio a leccare quel cazzo tanto sospirato.
“Come lecchi bene si vede che non è la tua prima esperienza con una mazza in bocca.”
“Vi ho portato qui per questo” - interviene l'unica donna senza nulla sotto di sporgente - “questo maialino gode in tutte le maniere,e succhia meglio di una puttana di professione.”
Le metto le mani suoi fianchi per poter fare meglio presa e inizio a prenderlo in bocca,prima la cappella poi tutto il bastone che mi arrivava fino in gola. Sono tanto eccitato che non mi accorgo quasi che Vittoria ha smesso di prendermelo in bocca per dedicarsi a quello di Patty che è dietro di me.
“Bagnalo bene Vittoria che ora voglio saggiare il culetto di questa puttanella.”
Al solo sentire quelle parole mi arrapo ancora di più facendo scorrere più che posso le labbra sul cazzo che avevo in bocca.
“Patty scopatelo se non me lo stacca questo è infoiato più di Vittoria.”
Patty allora si abbassa sputandomi sull'ano poi senza nessun riguardo mi infila mezzo cazzo dentro.
“No così mi sfondi.” - il mio è un urlo di vero dolore,mi sento aperto in due senza pietà.
“Taci che tra poco ti piacerà.”
“Ti prego è troppo grosso mi fai male.”
Patty lo tira fuori,sente male anche lei,allora lo fa bagnare ancora un po' da Vittoria e lo rimette dentro come ha fatto prima.
“Ora è bello lubrificato godi e non fare storie.”
“Si Patty però fai piano.”
“Eccotene un altro pezzo” – mi dice dandomi un altro colpo dentro che me lo fa entrare quasi tutto – “Stai godendo vero porcello ?”
“Mm è fantastico lo sento dentro fino all'intestino.”
“E allora prendilo tutto.”
Mi da l'ultimo colpo quello che lo fa entrare tutto poi prende a stantuffarmi mentre Vittoria riprende il suo bocchino.
Sono in mezzo a due trans con un cazzo in bocca e l'altro nel culo col mio fra due labbra esperte.
Comincio a godere come non mai da passivo mentre le due continuano ad insultarmi.
Sono totalmente nelle loro mani,mi usano come un pupazzo senza scrupoli della mia mascolinità,ma dandomi anche tantissimo piacere.
Poi come hanno fatto prima con Vittoria scambiano le posizioni.
Prendo in bocca il cazzo di Patty che sa anche del mio culo mentre Lara fa scivolare il suo nel mio sfintere ormai aperto.
Patty mi tiene la testa con le mani per scoparmi meglio in bocca ripetendomi che sono una gran troia peggio di quella che mi sta sotto.
Alla fine senza alcun preavviso Patty mi sborra in bocca riempendomela di sperma.
Cerco di berlo tutto,ma è troppo e qualche goccia cadde sulla fica di Vittoria che ha preso a masturbarsi.
Patty allora si mette a ridere poi si abbassa a raccogliere quelle gocce con la lingua per poterle portare sulla mia. Prendiamo a baciarci in maniera forsennata mentre anch'io sto raggiungendo l'orgasmo.
“Vengooo” – urlo mentre riempivo Vittoria col mio sperma.
“Anch'io” – mi viene dietro Lara che mi riempe col suo.
Lara e Vittoria mi mettono di fianco per permettere alla prima di pulirmi il cazzo e alla seconda il culo.
Poi sfiniti ci lasciamo cadere tutti sul letto.
Dopo qualche sigaretta e altrettante risate Lara e Patty dicono che si era fatto tardi per loro,si rivestirono in fretta e dopo alcuni baci se ne vano.
Anche la mia amica sta raccogliendo le sue cose quando la prendo un braccio.
“Vittoria mi sa che l'effetto della pillola non è ancora finito.” - cerco di essere serio,ma mi è difficile.
“Come sarebbe a dire brutto maiale ?” - lei ride guardandomi il pene ancora in erezione.
“Che ho ancora voglia di te e che questa volta sei solo mia.”
La spingo dolcemente sul letto dove cade a cosce aperte.
Davanti a quello spettacolo non posso che inginocchiarmi e cominciare a leccare quella fica senza peli che sapeva di sperma e di cazzi.
Ma che soprattutto sapeva di donna.
“Si leccamela ora sei tutto mio e non ti lascerò in fretta.”
“Voglio farti impazzire di piacere fino a che non invocherai il mio cazzo.”
Continuavo a passare la lingua ovunque potesse entrare poi le misi in dito dentro poi un altro masturbandola sempre di più.
“Non resisto più scopami.”
“Vuoi il mio cazzo ?”
“Si dammelo,lo voglio sentire dentro.”
“E allora bacialo lo devi desiderare come se fosse l'unico al mondo.”
Glielo porto davanti alla faccia continuando il lavoro con le dita.
Lei inizia a leccarlo partendo dai coglioni fino alla cappella per poi portarselo in bocca e iniziare a bagnarlo con la saliva.
“Succhia mangiacazzi che non sei altro.”
“Marco non voglio le tue dita voglio il bastone.”
“E allora eccoti accontentata.”
Le salgo sopra facendolo entrare con un solo colpo tanto è bagnata lei quanto il mio uccello.
Continuiamo a scopare ora velocemente,ora piano molto a lungo..
Benché non ci conosciamo da tanto tempo abbiamo capito come far godere al massimo l'un l'altro e cambiamo posizione quasi sapessimo cosa voleva l'altro.
Finiamo alla fine con lei sotto e io sopra quando arrivai all'ultimo agoniato orgasmo.
Questa volta le vengo dentro senza che lei ha niente da ridire.
Ci puliamo con dei fazzolettini di carta che stanno sul comodino.
“Caspita Marco è l'una passata !”
“Vuol dire che sono più di quattro ore che facciamo l'amore ?”
Abbiamo perso il senso del tempo,tanto è stato forte il trasporto di quella serata così magica.
“Vuol dire che la prossima volta di Viagra te ne do la metà.”
Scoppiamo a ridere senza più riuscire a smettere.
Poi anche lei si riveste e dandomi un bacio si prepara ad uscire di casa.
“Mi sono dimenticata una cosa” - mi parla con tono serioso - “allora ti è piaciuto il mio regalo ?”
“Cazzo non vedo l'ora che arrivi l'anno prossimo.”
E così ridendo sull'ultima battuta della serata se ne va promettendomi di farsi viva quanto prima.

lunedì 24 settembre 2007

02 La sorpresa

E' il classico venerdì sera in cui uno è troppo stanco per uscire anche se ha voglia di evadere dopo una settimana di lavoro. Quindi ho deciso a starmene a casa bravo bravo e tenermi le energie per sabato e domenica. Mi sono comprato una cena cinese che stavo finendo quando suona il cellulare.
“Ciao sono Vittoria hai qualcosa da fare questa sera o sei tutto libero per me ?”
Sapevo che mi avrebbe chiamato prima o poi anche se non pensavo così presto.
“Ciao Vittoria,no guada non avevo nessuna idea,tu che cosa hai da proporre.” – gli rispondo preso di sorpresa.
“Se mi dai il tuo indirizzo,vengo a trovarti e vediamo di divertirci un po' ti va ?”
La sua non è una proposta normale,come del resto non è del tutto normale lei,quindi gli diedi il mio indirizzo e mi metto ad aspettarla impaziente come un ragazzino al suo primo appuntamento.
Dopo una mezzora suona al campanello e vado ad aprire col cuore in gola.
Nonostante fosse abbastanza caldo si presenta con un lungo spolverino nero aperto solo sul collo e dal quale spuntano le gambe fasciate da calze a rete bianche e le scarpe di pelle lucida nere. Completava l'abbigliamento una grossa borsa di pelle,anche questa nera che sembra piena tanto era gonfia.
“Questa sera quello stronzo di Franco è andato a giocare a poker dagli amici,come se non sapessi che poi vanno a troie” – è la prima cosa che dice – “e allora ho deciso che anche io mi voglio divertire un po'.”
“Quindi sei sola tutta per me ?” - in realtà è evidente solo che voglio essere sicuro.
“Certo ora però fammi entrare o vuoi fare sesso sulla porta di casa” - replica con tono ironico.
Mi scuso per non averla ancora fatta entrare,ma la sua visione e soprattutto l'idea di una serata più che piccante mi ha bloccato il cervello.
Una volta in salotto posa la borsa lasciandola cadere su una sedia si siede su una poltrona accavallando le gambe e mi chiede se sono pronto per la prima sorpresa.
“Certo dimmi cosa devo fare”
“Siediti e non fare nulla finché non te lo dico”
Sprofondo nella poltrona ansioso di sapere quello che ha in mente.
Vittoria si alza e inizia a muoversi in maniera sensuale,quasi volesse fare uno strip anche se non c'è la musica. Poi si gira e comincia ad aprire lo spolverino. Quando torna a guardarmi lo tiene chiuso con le mani visto che ormai tutti i bottoni erano slacciati.
“Sei pronto ?”
“Si”
Allora lo fa scivolare per terra lo spolverino mostrandosi totalmente nuda.
Io inutile dirlo rimango di sasso. Porta solo un reggicalze di pizzo bianco per tenere le calze.
Abbronzata com'è quel bianco risalta ancora di più rendendola,se possibile,ancora più eccitante.
Non ho tempo di riprendermi che lei prende a toccarsi le tette palpandosele vigorosamente,per poi far scendere le mani sempre più in basso fino ad arrivare all'incavo delle gambe.
Ormai sono inebetito. Vittoria non solo è una gran bella donna,ma anche estremamente sexy e adesso si trova davanti a me solo per me ad eccitarmi come non mai.
Poi si va a sedere sul divano,mostrandomi in tutto il suo splendore il suo culo perfetto nelle forme e nelle dimensioni.
“Ora vieni qui ed inizia a baciarmi i piedi.”
La sua non è una richiesta è un'ordine che eseguo con piacere.
Io mi inginocchio davanti a lei,le tolgo le scarpe e inizio a baciarle i piedi prima uno e poi l'altro,baciandoli e leccandoli salendo sempre più su.
“Si bravo così ora leccamela tutta voglio sentire la tua lingua dentro.”
Non me lo faccio ripetere e allargandole leggermente le gambe inizio a leccale quel fiore completamente depilato. Lei mi prende la testa con le mani per schiacciarla ancora di più sul suo sesso ormai bagnato,gemendo ad ogni passata della lingua sul clitoride. Ho preso il tempo giusto per farla godere,alternando leccate per tutte le labbra ormai completamente aperte e penetrazioni con la lingua.
“Ora leccami il culo” – mi ordina
Si alza dandomi le spalle e inizio a leccarle le chiappe sode,per poi passare al loro interno salendo e scendendo con lentezza. Mi sto eccitando sempre di più nel sentirla godere e alla fine passo al suo buchino,allargandolo con le mani per infilarci meglio la lingua. Lei con una mano si regge al tavolo e con l'altra si masturba,incitandomi a farle provare sempre più piacere. I suoi umori colano attraverso le cosce e io li lecco avidamente senza essere mai sazio di quel sapore.
Vittoria sospira sempre di più fino ad arrivare all'orgasmo con un urlo liberatore.
“Sei stato bravo con la lingua ora meriti un premio comincia ad alzarti.”
Io mi sollevo davanti a lei mostrando il pacco gonfio per l'eccitazione,lei allora senza dire nulla mi tira giù pantaloni e boxer e appoggiando le mani sulle mie natiche inizia a giocare con la lingua sulla mia cappella. Sapendo per esperienza della sua arte nel pompino non faccio nulla se non lasciarmi andare,presto i colpi di lingua divenirono baci sempre più appassionati per poi far sparire tutto il mio cazzo nella sua bocca. Ora le poggio le mani sulla testa più per rimanere in piedi che per scoparla in bocca,le sue mani si erano impadronite del solco del mio culo stringendolo ritmicamente. Poi una mano scivola davanti iniziando a palmarmi i coglioni gonfi,per andare dopo a solleticarmi il buco del culo,ma senza entrarci.
Da grande maestra fa in modo di prolungare al massimo il mio piacere,rallentando ogni volta che sto per venire per poi riprendere a leccarmelo e a spompinarmi senza pietà.
Le vengo in bocca sapendo che le piace,non le cade neanche una goccia di sperma,continuando anzi a far roteare la lingua sulla cappella e finendo il servizietto con due baci sui testicoli.
A questo punto indietreggio fino a cadere nella poltrona poco distante soprattutto per riprendere un po' di fiato ma Vittoria non è della stessa idea.
Lei è capace di performance straordinarie,di avere un rapporto dopo l'altro come se nulla fosse e quando iniziava non vuole saperne di finirne,se non quando lei è stanca e per questo non basta certo un solo rapporto.
Si alza per andare ad aprire il borsone,sculettandomi davanti come per prendermi in giro,e tira fuori un vibratore dorato.
“Vediamo quanto tempo ci metto per fartelo tornare duro.” – mi dice ridacchiando.
Torna sul divano e dopo averlo acceso comincia a passarsi il vibratore sulla passera ancora bagnata.
Comincia a farsene entrare un pochino per poi ripassarselo sulle grandi labbra gemendo piano,come se ora avesse paura di farsi sentire.
E' una visione celestiale lei che mi masturba con quel piccolo vibratore,fissandomi con uno sguardo da porca insaziabile.
Dopo poco tempo il mio cazzo torna in erezione ma voglio che sia lei a chiederlo e restai seduto finché non apre bocca..
“Dai scopami ora voglio il giocattolo di carne.”
Non me lo faccio ripetere due volte,mi alzo,le apro le cosce al massimo e la penetro tutta con pochi colpi tanto è bagnata.
“Si scopami tutta voglio sentirti tutto dentro.” – mi dice tra una rantolio e l'altro mentre le sue unghie si fanno sentire sulla mia schiena.
Io continuo a sbattermela anche perché bagnata com'è,il mio cazzo non ha nessuna resistenza nello scivolarle dentro.
“Ora girati voglio fartelo sentire tutto palle comprese.”
Le si gira mostrandomi il culo in tutto il suo splendore,per poi poggiare un dito sul suo buchetto.
“Al culo pensiamo dopo ora voglio che tu continui a farmelo sentire dentro la fica.”
Dopo la prima esperienza con lei ho capito che il linguaggio forte la eccita ancora di più.
Non insisto tanto a quel buco ci sarei arrivato lo stesso,e prendo a far entrare piano piano il mio cazzo dentro la sua passera bagnata per poi farlo uscire velocemente.
Ogni volta che entro dentro Vittoria inarca le spalle e mi chiede di continuare a scoparla,ma ora sono io a dettare le condizioni e proseguo avanti per un pezzo con quel gioco. Lei allora prende a massaggiarsi la fica per godere ancora di più. Sento la punta delle sue dita sfiorarmi il cazzo fino a quando non le fa scivolare sulle mie palle,massaggiandole con dolcezza. Quando sento che stavo arrivando la prendo ben salda per i fianchi e comincio a spingere forte poi la giro per sborrarle di nuovo in bocca. Come sento il cazzo dentro le sue labbra le vengo dentro riempendole la gola col mio sperma.
Dopo due orgasmi del genere ci fermiamo per fumarci una sigaretta,ma le bruciamo in fretta tanta è la voglia di ricominciare.
“Fatti guardare il culo” – le dico – “non vorrei che questa sera la passasse liscia.”
Lei va a prendere la borsa che mise vicino a me.
“Guarda se c'è qualche giocattolo che ti piace.”
Io inizio a guardare dentro la borsa dove c'è un piccolo sexy shop. La mia attenzione cade su un paio di manette e su alcuni giochi anali.
“Vieni andiamo sul letto” – ora sono io ad avere un tono autoritario,le parti si stanno invertendo e non dispiace a nessuno – “ho in mente qualcosa che sicuramente ti piacerà.”
Arrivati in camera da letto l'ammenetto alla sponda col culo per aria,le metto alcuni cuscini sotto la pancia per poter godere meglio di quello spettacolo. Vittoria ha un culo perfetto che le dà e sa dare godimenti unici. Comincio a leccarle di nuovo col calma il solco delle chiappe sode arrivando fino alla fica,per poi risalire velocemente. Dopo un po' di quell'andazzo mi dedico al buchino leccandolo intorno e internamente per lubrificarlo al meglio. Poi dalla borsa prendo delle palline, le bagno per bene e comincio a farle entrare e uscire facendo piano soprattutto quando escono. Vittoria si sta eccitando parecchio e non dice nulla se non alcuni rantolii di piacere sapendo che il bello prima o poi sarebbe arrivato.
Ormai le palline non bastano più per farla godere seriamente e prendo un vibratore anale,di quelli fatti ad anelli grosso più o meno come il mio cazzo che sta crescendo anche lui per l'eccitazione.
Il vibratore scivola dentro senza fatica solo che adesso i gemiti di Vittoria sono maggiori proporzionati a ciò che la sta sodomizzando. Io riprendo a leccarle il contorno del buchetto ormai aperto,facendo scivolare un po' di saliva per mantenere il tutto bagnato.
“Dai mettimelo dentro non resisto più voglio sentire il tuo cazzo dentro.”
“Non ancora devi prima supplicarmi di incularti come la troia che sei.”
Vittoria prende allora ad insultarmi per farmi perdere la pazienza e dargli il piacere che voleva,ma i per risposta comincio a sculacciarla non in maniera violenta,ma in modo che senta la chiappe bruciare un po'. Quando le passo la mano sulla fica questa è fracida di umori.
“Allora ti piace se ti bruciano le chiappe ?”
“Si continua così non ho mai provato un piacere simile.”
Dal tono della sua voce,che trasuda piacere,capisco che il trattamento le piace.
Continuo a sodomizzarla col vibratore mentre con l'altra mano la sculaccio sempre più forte,le sue chiappe abbronzate non diventano neanche un po' rosse,solo si scaldano sempre di più.
Io non ho mai avuto tendenze sadiche,ma non so più controllarmi,quella donna mi ha stregato e ora è lì legata pronta a ricevere qualsiasi cosa,e se vuole che continuo a batterle il culo io sono ben contento di farlo.
Alla fine non resisto più e le sfondo il culo con pochi e violenti colpi.
“Tieni porca è questo quello che vuoi.”
“Si sfondami lo voglio tutto dentro.”
La prendo per i capelli con una mano mentre l'altra riprendo a colpirle le natiche ormai rossastre.
“Sapevo che eri una maiala ma non pensavo ti potesi spingere a tanto” – dico ormai in preda al piacere più estremo – “quando uscirai di qui dovrà bruciarti ancora il culo tanto da non poterti sedere.”
“Ti prego liberami le mani voglio godere anche con la fica.”
Io non l'ascolto per niente però vado a prendere un altro vibratore dalla borsa e glielo faccio scivolare acceso nella passera. Con i due buchi pieni Vittoria gode come non mai mentre continuo a colpirle le natiche ora con meno forza..
“Lo volevi dentro e ora godi” – le urlo – “eccotelo tutto.”
“Siiiii mi sta bruciando come non mai,ma è bellissimo.”
Oramai la sto inculando con fare selvaggio,il suo culo è dilatato all'inverosimile e bagnato come una fontana. Il cazzo scorre senza alcun impedimento e quel rapporto è il più lungo della serata.
“Sii vengo.” – è il mio ultimo grido
“Anch'io anch'io”
Le inondo il culo di sperma poi le porto il cazzo all'altezza della bocca perché lo ripulisca del tutto.
“Sei uno sporca maiale,ma certamente sai far godere una donna.”
“E tu sei una ninfomane insaziabile.”
Poi da un'occhiata all'orologio e vede che si sta facendo tardi,inoltre non vuole che Franco la trovasse sveglia perché per quella sera era sazia di sesso.
“Mi farò sentire quando posso” – mi dice sulla porta di casa – “la prossima volta ti porto un'altra sorpresa.”
“Non aspetto altro” – le rispondo baciandola dolcemente.
Tornato in sala mi accorgo che il cellulare è quasi scarico e corro a ricaricarlo.
Non vorrei mai che chiamasse domani e non riesca a trovarmi.

domenica 23 settembre 2007

01 Il primo incontro con Vittoria

Mi chiamo Marco,oggi ho 24 anni e sono pugliese trapiantato da poco a Roma per lavoro.
Quando subito dopo la laurea e abilitazione due anni fa mio zio mi propose di andare a fare l'insegnante in una scuola privata romana accettai con entusiasmo,finalmente via di casa con la possibilità d'essere totalmente indipendente. Lo zio fece in modo di trovarmi anche un piccolo monolocale in affitto già arredato e il mio trasloco fu rapido e indolore,ormai mi ero stancato di vivere dove le persone guardano solo all'apparenza e dove dovevo nascondere le mie tendenze bisex.
Solo che dopo qualche mese l'euforia era passata,mi trovavo in una città dove non conoscevo nessuno se non i miei colleghi che sembravano avere tutti la puzza sotto il naso tutti tranne Giorgio che se pur impiegato in una vita privata a dir poco complicata cercava di starmi vicino quando lo sconforto era insopportabile.
E' stato lui a dirmi che se volevo passare una serata diversa sapeva dove mandarmi,un locale un po' equivoco dopo si possono conoscere le persone giuste per trascorrere una serata fuori dalle righe.
E' giovedì e non sapendo che fare mi decido ad andare a vedere che aria tira in quel locale,mi faccio doccia e barba a regola d'arte con prodotti di marca tanto per non fare la figura dello sfigato di turno e mi metto una bella maglietta nera aderentissima e un jeans vissuto e finalmente vado in quel locale pieno di speranza.
Appena entrato sono vado a sedermi al bar dove ci sono tanti sgabelli vuoti. Dopo un po' mi accorgo di una donna che mi fissa dal suo tavolo. E' sulla trentina mora di altezza media e con un vestito di raso nero con gli spacchi ai punti giusti che lascia capire com'è sotto,calze nere e scarpe in tinta lucide col tacco di ferro che solo a vederla era tutto un programma. Sta con un uomo sui 40 vestito in maniera impeccabile col suo completo estivo giacca e cravatta che la fissa parlandole a basa voce.
E' molto attraente o forse sono io che non avendo rapporti da mesi la vedo come una dea.
Lei ormai sta di traverso per potermi fissare meglio e anch'io mi giro un pochino per essere in linea col suo sguardo
Dopo qualche minuto di sguardi la donna si avvicina a me per chiedermi se voglio sedermi con lei e il suo uomo e ovviamente accetto con entusiasmo. Una volta al tavolo mi spiegano che si chiamano Vittoria e Franco e che sono una coppia molto aperta e che cercano un uomo che faccia del sesso con loro,disponibile a tutto anche ad essere passivo.
Il solo fatto di fare del sesso dopo mesi d'astinenza fa crollare ogni mia riserva,avrei accettato di tutto pur di fare sesso con quella donna anche di andare prima con Platinette.
Solo che prima di andare a casa loro “voleva controllare la merce”.
- Vieni con me – dice Vittoria – ci mettiamo un'attimo
Andiamo verso il bancone,lei dice qualcosa al barista con fare confidenziale,evidentemente sono persone note,il quale le allunga una chiave. Ci dirigiamo verso una porta anonima,lei entra e mi tira dentro. Siamo nel magazzino del locale,un locale pieno di casse e illuminato scarsamente da una lampadina di poca potenza.
Lei senza dire nulla si abbassa davanti a me e mi tira giù pantaloni e mutande.
“Ma che gran bel pezzo di cazzo,con questo stasera ci divertiamo un mondo.”
Inizia a baciarlo come se non ne vedesse da tempo senza lasciare un pezzo anche piccolo di pelle su cui non ha appoggiato le labbra. Quando arrivo al massimo dell'estensione inizia a metterselo in bocca allungando sempre di più la corsa delle sue labbra mentre la lingua corre su tutta l'asta. Io le metto le mai tra i capelli non per dettargli il ritmo,non ne ha bisogno,ma solo per sentire un contatto con quella dea.
Dopo mesi di seghe un rapporto orale mi sembrava già il massimo e poi lei ci sa fare sul serio.
Come le dico che sto per venire lei mi afferra le natiche per fare ancora più presa e aspetta il mio gettito di sperma. Lo beve tutto senza lasciarne cadere una goccia da esperta pompinara poi con quella bocca piena del mio seme mi bacia in bocca frugando ovunque con la sua lingua. Alla fine mi dice di rivestirmi che si va da loro per finire la serata.
Inutile dire che abbiamo finito velocemente i nostri drink e ci rechiamo alle macchine.
Appena fuori lei ha detto che era meglio se saliva con me così non c'era pericolo che mi perdessi.
Io le apro la portiera della mia utilitaria di terza mano e quando apro il mio sportello scopro che la sua gonna è salita fino a scoprire le gambe fino al bordo delle calze.
“Sono eccitata come una cagna vuoi sentire come sono bagnate le mie mutandine ?”
Ho messo una mano fra le sue gambe partendo dalle quelle cosce ancora imprigionate dalle calze. Poi salendo lentamente ho sentito il bordo in pizzo e il laccio del reggicalze e infine la carne nuda.
A quel punto Vittoria era già andata di testa mi prese la mano e me la portò sulla passera ormai fradicia dicendomi che voleva un orgasmo prima di arrivare a casa. Io inizio a masturbarla sempre più velocemente,ormai le avevo messo dentro due dita che entravano e uscivano in continuazione, la sento venire poco prima di arrivare,inarcando la schiena la massimo e tirando un lungo gemito di piacere.
Lei prende le mie dita fradice dei suoi umori e inizia e leccarle poi si risistema visto che siamo quasi arrivati a casa loro.
“Se queste sono le premesse cosa mi aspetta a casa tua.” – le chiedo con tono ironico
“Non ti preoccupare ora ti divertirai molto di più è una promessa.”
Siamo saliti velocemente al piano,entrati in casa siamo andati dritti in camera da letto,lei si è tolta il vestito sfoggiando una lingerie nera di prima classe. Quella stessa lingerie che io prima avevo potuto toccare e che ora splendeva in tutta la sua bellezza. Il tutto era di pizzo e raso col reggiseno a balconcino e lo slip sgambatissimo che le slanciavano ancora di più le lunghe gambe.
“Togliti i pantaloni e siediti sul letto.”
Mi sono spogliato e messo sul bordo del letto col mio cazzo duro per tutta l'eccitazione accumulata,lei si è inchinata davanti e ha cominciato prima a baciarlo poi a leccarlo e infine a prenderlo tutto in bocca. Era un deja-vu di quello successo nel magazzino solo che ora eravamo su un letto davanti al suo uomo.
Il fatto che ci fosse anche il suo uomo non mi creava nessun imbarazzo,avevo già partecipato a rapporti a tre,anzi mi eccitava ancora di più.
Franco era in un angolo a guardare e a toccarsi poi si è spogliato anche lui e dopo essersi messo vicino a me mi ha detto se volevo spompinarlo. Io ho cominciato a prenderglielo in mano e a leccargli le palle per farlo arrapare ancora di più poi ho iniziato a farlo scivolare in bocca finché non l'ho sentito tutto il suo cazzo non tanto grosso e curiosamente fatto a forma di cono.
Vittoria ha la testa fra le mie mani mentre la mia è tra quelle di Franco.
Inutile dire che infoiati come siamo non c'abbiamo messo molto a venire io in bocca di Vittoria e Franco nella mia. Poi io e lei iniziammo a baciarci scambiandoci i liquidi di bocca facendo a gara a chi non ne lasciava niente nelle labbra dell'altro.
Dopo esserci ripresi Vittoria che finora è rimasta a bocca asciutta ci ha ordinato di leccarle la fica.
L'abbiamo messa al centro del letto e mentre Franco le leccava la passera io mi dedicavo al suo buchetto penetrandolo con la lingua. Era una gara a farla godere di più io sentivo i suoi umori che colavano dalla fica arrivare al buchetto poi iniziammo tutti e due a masturbarla lui con due dita io con una .
Con tre dita in mezzo alle gambe Vittoria giunge presto al culmine del piacere.
“Ora scopami voglio sentirti dentro tanto lo so che ce l'hai già duro.”
Io non me lo sono fatto ripetere due volte aprendole le gambe al massimo e penetrandola con un colpo solo. Lei ha sommerso il mio cazzo con i suoi umori attaccandosi alla schiena e incitandomi a dare di più. Era sesso selvaggio allo stato puro più io la sbattevo più lei lo voleva.
Se non fossi venuto già due volte sarei durato ben poco con quel ritmo ma nonostante sentissi la pelle cominciare a bruciare continuai a scoparla senza ritegno.
“Prendila da dietro” – mi ha detto Franco come se fosse un'ordine – “vedrai come gode di più.”
Io mi sono tolto da sopra e lei si è subito messa alla pecorina aprendosela ancora di più con le mani.
“Fottimi voglio sentire sbattere le tue palle sul mio pelo.”
L'ho penetrata di nuovo facendo uscire ogni volta il cazzo dalla fica,poi ho cominciato a spingere più che potevo. Lei si teneva alla spalliera del letto per poter spingere anche lei con più forza,io la tenevo per i fianchi per non correre il rischio che il mio cazzo uscisse fuori.
A quel punto ho sentito Franco che mi massaggia il buchetto fissando quell'orifizio come se della sua donna non gliene potesse importare di meno.
Poi ha preso una ditata di vasellina dal comodino e me l'ha appoggiata sull'ano. Inizia a farla scivolare sempre più dentro fino a che il suo dito non è tutto dentro di me e non era un dito piccolo.
“Ora vediamo quanto sei porco.”
Si è piazzato dietro e con pochi colpi ha fatto entrare tutto il suo cazzo nel mio culo. Con la vasellina il suo cazzo scivola senza problemi e io sento una fitta di piacere partire dal culo per arrivare dritta al cervello.
Non sono gay anche se mi è capitato più volte di andare a letto con degli uomini,solo provo piacere sia essendo attivo che passivo e in quella situazione ero tutte le due cose assieme.
Io mi sono fermato di scopare Vittoria per gustarmi ancora di più quella penetrazione così dolce e violenta nello stesso tempo. Solo che la maiala di stare ferma non ne aveva proprio intenzione.
“Franco fai muovere solo lui così godiamo tutti.” – gli ha detto e ho cominciato ad entrare in Vittoria per poi farmi inculare dal suo uomo.
E' una situazione perfetta una gran fica sotto e un gran cazzo dietro. Il mio era tanto gonfio per il piacere che mi sembrava dovesse esplodere e lei non può che apprezzare questa nuova situazione.
Siamo andati avanti così per un pezzo finché io non sono venuto sul culo di Vittoria e poco dopo Franco sul mio.
Ci siamo allora accesi una sigaretta per riprendere fiato già sapendo che non era certo finita li.
Vittoria infatti dopo aver spento la cicca è scesa nel basso del letto e ha cominciato a leccare i nostri cazzi. Il suo modo di fare è eccezionale,parte da sotto le palle per salire lentamente fino alla cappella,farci un giro intorno e tornare giù. Mentre sottoponeva uno a questo trattamento masturba lentamente l'altro giusto per non farglielo ammosciare se già una simile visione non fosse arrapante. Sembra insaziabile tanta è la sua voglia di sesso mentre noi due abbiamo bisogno di un minimo di tregua tra un rapporto e l'altro lei è più veloce a recuperare le forze e non vuole rimanere in attesa con le mani in mano.
Poi sale su Franco facendo scomparire il suo pene dentro la fica e inizia a scoparsi il suo uomo chiedendomi di portagli il mio alla bocca per continuare il pompino. Quando sente che è bello duro e lubrificato mi ordina di incularla come prima Franco aveva fatto con me.
Io ho capito che le piace essere presa di forza e cerco di fare il tutto al meglio. Mi porto dietro di lei penetrandole prima il culo con un dito,poi con due,mentre lei continua a salire e scendere sul cazzo di Franco finché non le allargo il buco con i pollici e la inculo con due soli colpi secchi e violenti.
Vittoria si inarca con un gemito,io la prendo per le spalle e inizio a darci come un pazzo quasi volessi rompere del tutto quel suo buco. Ma lei non si lamenta,anzi m'incitava a incularla più forte vendicandomi su di lei per quello che mi aveva fatto prima Franco. Ormai sono uscito di testa,l'afferro per tutto quello che riusco a prendere con le mani ora i capelli,ora le spalle ora i fianchi. Lei geme sempre più forte mentre anche Franco ha ripreso a scoparle la fica.
Inutile dire che a quel ritmo non ci volle molto per farmi venire,solo che questa volta voglio sborrarle in bocca per farla sentire ancora più troia.
Dopo è il turno di Franco che continuò a incularsi Vittoria col mio stesso ritmo fino a sbarrargli anche lui in bocca.
Dopo un orgasmo del genere abbiamo tutti bisogno di riprendere fiato anche se sappiamo che non ci saremmo fermati certo li.
Riprendiamo a fumare nel silenzio più assoluto finché Franco non fa una battuta stupida sui miei capelli che nonostante tutto quel movimento sono ancora perfettamente al loro posto. C'è una risata generale che contribuisce a rilassarci ancora di più.
Iniziamo a parlare del più e del meno come tre vecchi amici che si ritrovano al bar,ma in realtà intuivo che lei non è ancora sazia.
Infatti è di nuovo Vittoria a riprendere le danze.
Da un cassetto tira fuori una mutanda aperta dietro con fallo incorporato..
Mi invita ad alzarmi per piazzarsi dietro di me facendomi sentire quel pezzo di gomma sotto le mie palle,poi prende a massaggiarmi il petto con le mani e a baciarmi sul collo dandomi dei piccoli morsi sui lobi delle orecchie che mi fanno impazzire. Lentamente porta le sue mani fino al mio cazzo di nuovo in erezione e prende a masturbarmi con incredibile lentezza mentre le sue labbra scivolavano sulla mia schiena fino a raggiungere le natiche.
“Allargati il culo che te lo voglio leccare per bene.” – mi ordina.
Io ubbidisco immediatamente già pregustando la sua lingua che fruga dentro il mio buchetto ormai aperto da Franco. Lei comincia a leccarmi l'ano e a penetrarmi con la lingua in maniera dolcissima mentre la sua mano si fa sempre più stretta intorno al mio cazzo. Quando si alza non ci fu bisogno di nessuna parola,io mi metto a carponi pronto per un nuovo rapporto anale il quale non si fece attendere troppo. Vittoria mi prende con calma facendomi sentire ogni centimetro del suo fallo che entrava in me fino a che questo non scompare dentro di me. Poi riprende a masturbarmi questa volta con violenza come se la sua dolcezza fosse riservata solo al mio culo nel quale ormai il cazzo finto non fa che entrare e uscire.
E' un rapporto lungo,ormai l'uccello mi brucia per i troppi orgasmi e non riusco a venire con grande gioia di tutte e due fino a quando,all'improvviso,non sento che le sto venendo sulle mani.
Lei prima mi bacia lungamente sulla bocca poi porta la sua mano col mio seme in modo che tutte e due potessimo leccarla.
Franco nel frattempo si è seduto su una poltrona e si sta masturbando guardandosi il nostro rapporto.
“Brutto maiale”- esclama Vittoria - “ti stai divertendo da solo come se non sapessi che anche tu vuoi lo stesso trattamento,vieni qui e mettiti alla pecorina che ora tocca a te.”
Franco non esita neanche un momento,prende la vasellina e cominciò a ungere il cazzo di gomma mentre continua a masturbarsi.
“Ora basta giocare con l'uccello” – gli ordina Vittoria – “metti le mani in avanti,voglio che tu goda solo col culo.”
Lui non aspetta neanche un momento mettendosi carponi e tenendo le mani sulla sponda del letto come gli era stato ordinato.
Vittoria si unge un dito e lo penetra con quello poi ne aggiunse un altro facendolo gemere per il dolore.
“Questo è ancora niente ora ti cavalcherò come una troia.”
Vittoria a questo punto torna al comò dove tiene i suoi giocattoli e prende un piccolo vibratore,apre un fianco del suo strapon e fa scivolare quel piccolo siluro dentro la sua fica che a quel punto è un lago. Poi gli si piazza dietro penetrandolo completamente con pochi colpi ben assestati facendolo gemere di nuovo,ma questa volta più forte. Ormai è partita completamente continuando a insultare Franco e chiavandolo senza pietà. Io mi avvicino al comò e vedo un piccolo cuneo anale in vetro e come lo prendo in mano Vittoria mi invita subito ad usarlo su di lei. Allora mi inginocchiai dietro e inizio a palparle tutto il corpo con una mano mentre con l'altra le sfioro il buchetto col cuneo.
Gliene faccio entrare un piccolo pezzo per poi farlo girare intorno al buco posteriore fino a che non mi dice di metterglielo tutto dentro.
Io ormai non l'ascolto più e continuo a palparle un seno e a giocare col suo didietro. Dopo la penetro fino a far scomparire quel strano fallo di vetro per poi farlo uscire lentamente quel tanto che bastava per vedere fuori la parte più grande che faccio rientrare subito dopo.
Vittoria ha un orgasmo mentre ancora si inculava il suo uomo,una volta ripresa si smette di scoparlo e lo fa venire con un pompino.
Siamo tutti e tre esausti dalla maratona,io decido che era ora di tornarmene a casa e comincio a rivestirmi. Una volta finito Vittoria mi da un bacio e mi dice in un orecchio di guardare nella tasca dei pantaloni una volta uscito di casa.
Una volta fuori metto le mani in tasca e trovai un biglietto da visita col suo nome e il suo numero di cellulare. Dietro c'è scritto “Mandami un messaggio così saprò il tuo numero per chiamarti quando voglio”.
Il giorno dopo mando il messaggio sapendo che presto il cellulare sarebbe suonato ma questa è un'altra storia.
Benvenuti nel mio blog.
Mi chiamo Marco,ho 27anni e sono pugliese d'origine.
Quelle che leggerete,se vi piaceranno,sono le storie altamente erotiche che ho avuto dal settembre del 2005 ad oggi,cioè da quando mi sono trasferito per insegnare matematica in una scuola privata.
Inutile dire che nomi e luoghi sono stati cambiati a parte il mio.

Mi rendo conto che non sono uno scrittore di fino,per chi vuole leggere racconti con più descrizione della psiche umana il consiglio è di cercare quello che desidera in altri siti.

A chi invece gradisce storie vere,senza tanti fronzoli e giri di parole,do il mio personale benvenuto con la speranza che scriva anche lui storie vere o racconti di fantasia.

Quindi apriamo le danze e un saluto a tutti

MARCO

P.S. le mie storie sono state pubblicate da altri siti fra cui Iomilù e ISR.
Qui ho cercato di migliorarle per quanto mi è possibile.